Luciano Marengo è il titolare di questo piccolo e aggraziato locale. Ambiente bomboniera con colori pastello, un paio di credenze vecchiotte, pochi tavoli, bei vini, con la produzione di La Morra pressoche al completo, significative selezioni di Barolo e Barbaresco delle altre zone, qualche bianco alto atesino o friulano.
Conveniente e abbondante il menu degustazione, la carta offre piatti tradizionali e idee innovative. D’estate si sono gustati un roseo vitello tonnato, un delicato flan di zucchini, l’insalatina di coniglio. Ottime, per croccantezza della pasta e per intingolo, le tagliatelle ai porcini, ma il menu riservava anche gnocchetti verdi al pomodoro, risotto al raschera, crespelle. Funghi fritti, stracotto all’arneis, faraona disossata alle olive che, in inverno, cedono il passo ai tradizionali brasati.
Piatti più invernali possono essere la tartrý, lo sformato di cardi, gli gnocchi al raschera, gli agnolotti dal plin. Buoni i dolci, con bonet, semifreddo di torrone, pesche ripiene e altre delizie stagionali.
Servizio equilibrato nei tempi con attenzione al cliente.
Il ristorante è accessibile ai disabili.